Spicello (PU) – Domenica 16 Febbraio 2025
Non c’era la luce tiepida del mattino, ma il sole basso del pomeriggio a illuminare il Santuario di San Giuseppe in Spicello. Eppure, l’aria era carica della stessa intensità, della stessa urgenza che si respira di fronte alle sfide più grandi. Ore 16.00: il Vescovo Andrea Andreozzi, della Diocesi di Fano – Fossombrone – Cagli – Pergola, ha scelto questo scenario appartato, tra le colline marchigiane, per animare l’incontro, sul tema “La nostra speranza: una casa sulla roccia del Signore” (Mt. 7, 24-27). Un appuntamento cruciale della serie “Quando l’amore è per sempre – Un cammino di speranza”, percorso Giubilare per Famiglie, in tempi di relazioni liquide e certezze in frantumi.
La parabola della casa: un esame di coscienza
La parabola evangelica della casa costruita sulla roccia, cuore del Vangelo di Matteo, è stata la bussola per orientarsi in questo mare agitato. Non un’immagine rassicurante, ha subito avvertito il Vescovo, ma un pungente esame di coscienza. “Chi siamo noi? Ascoltatori distratti che si lasciano cullare dalle parole, o costruttori attenti che scavano a fondo per piantare le fondamenta?” La pietra, la solidità dell’amore, non sono un dato acquisito, ha insistito Mons. Andrea, ma una conquista quotidiana, un confronto spietato con la parola di Gesù. Un impegno che va rinnovato ogni giorno, senza sconti.
Davide e la parabola che smuove le coscienze
Per rendere ancora più vivido il suo messaggio, il Vescovo ha evocato Davide, re potente ma fragile, simbolo delle nostre contraddizioni. E il profeta Natan, capace di rivelare, attraverso una parabola, la verità scomoda che Davide non voleva vedere. Un invito a non illudersi, a non accontentarsi di facili etichette, a non nascondersi dietro ruoli e convenzioni. “Stupido uomo, stupida donna,” ha quasi urlato Mons. Andrea, con un’intensità che ha rotto il silenzio del santuario, “oggi sei una maceria perché non hai capito nulla”. Parole dure, certo, ma necessarie per smuovere dal torpore, per risvegliare le coscienze assopite.
L’importanza di Gesù nel confronto di coppia
Il Vescovo ha poi toccato un tema particolarmente delicato, quello del confronto all’interno della coppia. “Il confronto di coppia è utilissimo,” ha sottolineato, “ma se c’è Gesù nel mezzo. E se la coppia si confronta con Gesù“. Una precisazione importante, per evitare che il dialogo si riduca a un mero esercizio autoreferenziale, a un confronto tra debolezze e fragilità senza un riferimento solido. Solo con Gesù al centro, ha spiegato Mons. Andrea, il confronto può diventare un vero strumento di crescita e di rafforzamento del legame.
Giubileo: un cantiere aperto per l’amore
Il Giubileo delle Famiglie, in fondo, è proprio questo: un cantiere aperto. Non un traguardo da raggiungere, ma un cammino da intraprendere, una porta stretta da varcare, con la consapevolezza che “non basta dire Signore, Signore”. Serve la concretezza, l’impegno quotidiano a fare la volontà del Padre, a confrontarsi con Gesù, non solo tra di noi, nella sicurezza delle nostre case, ma soprattutto con Lui. Altrimenti, la casa rischia di crollare, sotto il peso delle tempeste della vita, delle fragilità individuali e resteranno solo macerie, testimonianza di un amore incompiuto.
Il Vescovo Andreozzi ha lasciato Spicello con un invito a non aver paura della fatica, della sfida, del confronto. Perché solo così, scavando a fondo nella roccia della fede, interrogandosi senza sconti, si può costruire un amore che sia davvero “per sempre“.
Cliccando sul tasto play (la freccia bianca) o qui, sarà possibile ascoltare l’audio dell’incontro.
Équipe Comunicazione
Istituto Santa Famiglia
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